Oggi voglio rispondere ad una delle domande che più spesso mi vengono fatte.
Ovvero,
“Si ma come faccio a distinguere un istruttore qualificato da uno incapace?”
Ebbene, oggi voglio spiegarti una cosa che dovrebbe farti suonare non pochi campanelli d’allarme
Ti ricordi il concetto di IMPRINT?
Ne abbiamo parlato qui, parlando della differenza tra il vedere un esercizio e sperimentarlo sul proprio corpo.
Quindi, se dovessi decretare un parametro per distinguere un trainer serio da uno che invece lavori giusto per lo stipendio, sarebbe la sua capacità di portarmi ai risultati.
Che non significa per forza farmi dimagrire e scolpire gli addominali.
Per quello purtroppo dobbiamo metterci l’anima in pace che dipenda solamente in parte dal trainer.
Posso avere il PT migliore del mondo, ma se quando esco dalla palestra mangio l’impossibile, sarà veramente dura vedere qualche risultato.
Sto parlando di obiettivi più importanti, qualcosa di più legato al benessere.
Parleremo in modo approfondito di questo concetto in un articolo dedicato, ma per ora ti basti sapere che un tassello fondamentale riguardi la TECNICA DI ESECUZIONE DEGLI ESERCIZI
Te lo ripeto, la
TECNICA DI ESECUZIONE DEGLI ESERCIZI
In un movimento corretto bisogna in primis rispettare le articolazioni che fungono da cardine per il movimento stesso, permettere ai muscoli di lavorare nella maniera per cui sono progettati ed evitare rischi di infortuni.
E poi, non da ultimo, significa ottenere i risultati che vogliamo perché riusciamo a concentrare il lavoro sui muscoli target, senza buttar via inutilmente tempo, fatica e, nel caso di un PT, anche parecchi soldi.
E tu mi dirai
“Ok ma che ci azzecca l’imprint con tutto questo? E soprattutto cosa c’entra con il riconoscere un PT serio da uno non serio?”
Beh…alla prima domanda c’è subito una risposta.
Se hai letto il precedente articolo a cui ti accennavo (che ti ricordo, trovi qui), allora saprai che l’imprint è fondamentale per imparare a percepire i vari segmenti del corpo durante il movimento, per percepire al meglio il lavoro dei muscoli e, in ultima analisi, per eseguire al meglio i movimenti.
In una parola, è fondamentale perché ti permette di sviluppare tonnellate di
PROPRIOCEZIONE
(Altro termine di cui ti ho già parlato ampiamente, e che trovi spiegato qui)
La risposta alla seconda domanda arriva invece di conseguenza.
Come usare l’imprint per distinguere un trainer serio? Beh semplice, se utilizza l’imprint è un trainer serio, altrimenti no!
Senza rischiare di iper semplificare, se il trainer che hai scelto o ti hanno assegnato usa l’imprint per insegnarti i movimenti, allora è in grado di portarti ad impararli in modo corretto. Altrimenti no. Non si scappa.
E come già detto, se non esegui i movimenti in maniera corretta, significa che non ti stai allenando in maniera sicura e produttiva.
Purtroppo è un discorso semplice nella sua brutalità.
Quindi la prossima volta che entri a lezione o che ti alleni con il tuo PT, fai caso a questo “in apparenza” dettaglio, che però fa tutta la differenza del mondo.
Giusto per farti capire il livello, noi di Cross Cardio abbiamo inserito l’imprint in TUTTI i riscaldamenti di tutte le lezioni, ed il concetto stesso di imprint è uno dei due concetti base delle mie formazioni.
Senza quello non ti mando in giro ad insegnare. Per lo meno non con il mio marchio.
Proprio perché non voglio legare al mio metodo i nomi di persone non qualificate.
Se vuoi testare con mano la qualità dei miei istruttori, vieni sul mio sito e prova qualche allenamento.
Ancora una volta, concetto di imprint: prova tu stesso/a sulla tua pelle le cose di cui ti sto parlando. Solo così potrai comprendere davvero e potrai scegliere.
Ti lascio il link per provare
Poi dimmi com’è andata e le differenze tra questo e quello che hai sempre fatto finora
Ti aspetto dall’altra parte!
Jairo