SI MA..LA DIETA??
Ok finora ti ho dato un sacco di consigli e soluzioni per rimetterti in forma, e arrivare alla prova costume al top
Abbiamo parlato di fitness soprattutto, di stile di vita, ma non abbiamo ancora parlato di un aspetto fondamentale: l’alimentazione
Già, perché non mi piace parlare di “dieta”. Purtroppo ai giorni nostri questa parola evoca subito drammi e privazioni, viene vista come qualcosa di difficile e che porta con sé sofferenza
Prova a dire a qualcuno “sto pensando di mettermi a dieta”
Ti risponderà con uno sguardo di biasimo come se gli avessi comunicato che hai un male incurabile
Ebbene, questo è il primo errore ed il motivo per cui i regimi alimentari a lungo termine falliscono
La dieta dev’essere un modo di vivere, un modo di intendere il proprio rapporto con il cibo. Agli albori della medicina, in Grecia il termine dieta aveva proprio il significato di complesso delle norme di vita (alimentazione, attività fisica, riposo ecc.) atte a mantenere lo stato di salute.
Niente di più lontano dal significato che attribuiamo noi oggi, purtroppo
Quindi, su questa premessa voglio costruire una miniserie di due articoli sul tema alimentazione, in cui ti spiego come mangiare per poter ottimizzare il tuo stato di forma
In particolare nell’articolo della prossima settimana ti svelerà una volta per tutte il segreto per poter avere il fisico dei tuoi sogni senza rinunciare alla vita sociale 😉
Stay tuned!!
Quindi dicevamo che la “dieta” dev’essere un modo di vivere, una vera e propria filosofia con cui approcciarsi al cibo ma anche alle abitudini di vita in generale
Chiaramente questo per funzionare prevede innanzitutto delle scelte consapevoli
Il primo passo per adottare una dieta che sia innanzitutto sana, e che porti i risultati estetici che vogliamo è quindi quello di acquisire una miglior consapevolezza
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Si, ma consapevolezza di che?
Di quello che compriamo, innanzitutto
L’alimentazione parte da quando facciamo la spesa, quindi imparare a farlo con cognizione di causa risulta cruciale.
Al di là del classico consiglio di fare la spesa dopo aver mangiato, per non riempire il carrello di schifezze, bisogna anche imparare a dedicare il giusto budget a quello che mettiamo nel carrello
Le marche più rinomate non sono per forza sinonimo di qualità, ma comprare prodotti di primo prezzo sicuramente ci mette di fronte a materie prime dallo scarso valore nutrizionale
Ne sono un esempio le uova, su cui troviamo un codice identificativo del produttore. La prima cifra può essere 0, 1, oppure 2. 0 sono le uova biologiche, quelle di qualità migliore, mentre 2 sono quelle degli allevamenti intensivi.
Non serve che ti elenchi la differenza abissale tra le qualità nutrizionali dei due prodotti, tra un uovo di una gallina allevata con mangimi sani e quello di una gallina cresciuta in una gabbia di un metro quadro insieme ad altre 12 compagne di cella, con un proliferare di batteri (tra cui la salmonella) che nemmeno puoi immaginare
Eppure al supermercato vengono vendute entrambe, con una differenza di pochissimo nel prezzo. Giustamente nell’economia di una spesa, risparmiare anche un euro su ogni prodotto fa la differenza, ma il problema è che ne fa di più a livello di conseguenze sull’organismo
Ogni volta che vai a fare la spesa quindi, e ti senti tentato/a dalle offerte, prova a pensare: se mi dicessero che mi sto per ammalare di salmonella, e che pagando una somma in denaro potrei guarire all’istante, quanto sarebbe questa somma?
Vale la decina di euro in più che spendo per prodotti di qualità migliore?
Che poi, non si tratta nemmeno di prendere quelli a prezzo più alto, ben inteso .
Altro consiglio di conseguenza è quello di imparare a leggere bene le etichette alimentari, laddove per bene intendo senza farsi fregare dai claim pubblicitari.
Si parte dalla truffa dell’integrale, per arrivare al “senza zuccheri aggiunti”
Faremo un articolo a parte sull’argomento, ma in generale è qualcosa che ti consiglio caldamente di approfondire
Ultimo punto ma non sicuramente per importanza, la maggior parte se non la quasi totalità delle diete fallisce perché semplicemente non si riesce a durare.
Un grosso problema è che si fa una dieta perché “di moda”, e ci si ritrova a seguire pedissequamente delle regole troppo restrittive che mal si adattano al nostro stile di vita
La prima cosa. a mio avviso, da tenere in considerazione quando si vuole raggiungere una maggior consapevolezza alimentare è proprio lo stile di vita che ognuno di noi ha impostato negli anni
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Per farti un esempio eclatante, ma che ti serve solo a scopo didattico, se tu sei una persona che lavora di notte, stacca alle 8 del mattino e va a dormire fino alle 14, la versione del digiuno intermittente che ti vuole a digiuno dalle 16 alle 8 del mattino successivo non è sostenibile
Oppure, se sei impegnato/a tutto il giorno in appuntamenti in presenza con i clienti, capisci bene che fare sei spuntini forse non sarà l’ideale per te
E la conseguenza qual è? Che ti ritrovi ad abbandonare il piano, con dosi di frustrazione che ben conosci
Invece, la risposta corretta è quella di adattare il piano alimentare alla tua vita, e non viceversa
Sarebbe come se ti dicessi di venire a fare Cross Cardio con i tuoi istruttori preferiti alle 3 del pomeriggio, mentre sei al lavoro
Riusciresti?
Ti aspetto la prossima settimana, con i consigli pratici per restare a dieta anche al ristorante
Mi raccomando stay tuned!!