Ebbene, scoperchiamo oggi il vaso di Pandora
Quante volte hai sentito parlare di “allenamento funzionale”?
E quante volte ne hai parlato a tua volta?
Scommetto che trovandoti in certi discorsi, ti sarà capitato spesso di dire “io faccio allenamento funzionale”. Ma la vera domanda è, che cos’è l’allenamento funzionale?
Al giorno d’oggi sembra che se non faccia functional training non ti stia allenando davvero.
Addirittura ne è scaturita una lotta tra le forze del bene e quelle oscure, tra la fazione di chi fa funzionale e chi invece continua con il bodybuilding vecchia scuola.
Il problema è che la maggior parte di chi fa il mio lavoro, ha cavalcato l’onda del funzionale vedendoci una grossa opportunità economica, ma non ha ben chiaro di che cosa si tratti.
Vedono la moda e il ritorno economico che ne possa derivare, e spacciano per funzionale qualsiasi cosa essi facciano.
In più mettici il fatto che al giorno d’oggi il concetto di functional training sia abbastanza nebuloso, e si presti a qualsiasi cosa si allontani dal suo acerrimo nemico, il bodybuilding.
La sensazione che ho camminando per le palestre è quella che, se lavori con i pesi in senso classico, sei un bodybuilder, se fai esercizi strani e possibilmente coreografici allora sei funzionale.
In questo clima purtroppo tutti i vari guru del funzionale trovano spazio per inserirsi, vendendo qualcosa di raffazzonato tra esercizi strani trovati sul web e vecchi ricordi della ginnastica del liceo (ricordi la palla medica? A scuola la odiavi, oggi se non la usi non ti stai allenando).
E quindi nascono allenatori e metodi che sembrerebbero più adatti ad un circo piuttosto che ad allenare delle persone in palestra.
Quindi oggi voglio fare chiarezza sull’allenamento funzionale, spiegarti che cosa sia e non sia, in modo da darti gli strumenti per distinguere se ti trovi di fronte ad un professionista degno di questo nome, o se invece sei di fronte ad un circense che abbia sbagliato posto di lavoro.
Partiamo dalle basi
L’allenamento funzionale è una metodologia vera e propria. Nasce con la definizione di “allenamento che sia funzionale all’attività di tutti i giorni”, ma poi da qui si è dovuto evolvere.
Seguimi perché questo passaggio è fondamentale.
Funzionale all’attività di tutti i giorni se ci pensi significa tutto e non significa niente. In quest’ottica tutto è funzionale:
- Per un impiegato che sta seduto 8 ore al giorno, è funzionale un allenamento che lo faccia muovere e gli eviti il mal di schiena
- Per una signora di 80 anni costretta a farsi la spesa da sola, è funzionale qualcosa che le insegni come gestire i carichi con la schiena
- Per una donna in menopausa, è funzionale qualsiasi cosa alleni la muscolatura in modo dinamico, per combattere la sarcopenia e l’osteopatia tipiche del calo di estrogeni
- Per un ragazzo che fa sport, è funzionale la preparazione atletica
- Per un uomo tornato single da poco, è funzionale il bodybuilding per le foto di Tinder =P
Insomma, è tutto funzionale. E in questo modo non se ne esce più. Per dirla come la direbbe Platone, in un mondo in cui sono tutti re, nessuno è re.
Se tutto è funzionale allora niente è funzionale.
Ed è proprio in questo ginepraio che trovano spazio tutti i truffatori (scusa il termine forte) che ti propinano la loro fuffa vendendola come oro colato.
Di conseguenza si sono resi necessari dei princìpi nei quali riconoscere questa disciplina
Essi sono:
- Movimenti non vincolati: il corpo si muove normalmente in tutte le direzioni senza vincoli (a parte la forza di gravità). Di conseguenza l’allenamento è funzionale se svolto senza vincoli come macchinari o altri apparecchi che guidino il movimento. Il corpo libero quindi assume un valore chiave;
- Movimenti multiplanari: nella vita reale l’essere umano si muove contemporaneamente attraverso i tre piani di movimento (frontale, sagittale e trasverso,), quindi anche gli esercizi proposti in un’ottica di functional training devono avere questa caratteristica;
- Impiego di catene cinetiche estese ed esercizi multiarticolari: utilizzare esercizi che muovono il corpo nella sua complessità, attraverso movimenti che si sviluppano sull’attivazione di intere catene cinetiche e non di singoli muscoli, poiché i movimenti quotidiani sono tutti eseguiti da più muscoli che lavorano in sinergia. Nessun movimento naturale viene eseguito in isolamento.;
- Stimolare il controllo del corpo e la propriocettività: la possibilità di controllare il corpo è fondamentale per migliorare equilibrio e precisione nei gesti, pertanto anche l’allenamento, se vuole essere funzionale a pieno, deve garantire anche questi benefici.;
- Range di movimento completi: massima arco di movimento per migliorare la capacità del corpo di esprimersi in modo completo ed in tutti i possibili angoli di lavoro e movimento. Solamente utilizzando ampi archi di movimento è possibile abituare le nostre articolazioni a gestire e realizzare forze in tutti i possibili angoli di lavoro;
- Varietà di stimoli: cambiare costantemente gli stimoli in termini di esercizi, carico, intensità e durata del gesto cui si sottopone il corpo per garantire la capacità di rispondere ad ogni situazione. In ambiente il corpo si trova a dover gestire situazioni molto diverse fra loro, quindi l’allenamento per essere funzionale deve utilizzare un ampio numero di stimoli diversi.;
- Progressione temporale: rendere le sedute di allenamento progressivamente più impegnative ed articolate per permettere al corpo un costante miglioramento, e questo sta alla base del concetto stesso di allenamento.
Questa è la panoramica completa dei principi che regolano l’allenamento funzionale, e ti permette di capire sin da subito se un allenamento o un allenatore siano seri e seguano i dovuti crismi, o abbiano raffazzonato qualcosa giusto per cavalcare l’onda e riempire il piatto a fine giornata
Noi di Cross Cardio abbiamo fatto i compiti a casa, e abbiamo passato sotto questa lente ogni lezione (in realtà la costruiamo a priori secondo questi principi, ma poi ci piace anche ricontrollare il lavoro fatto per avere un’ulteriore prova del 9)
- Movimenti non vincolati: nelle nostre classi e nei nostri allenamenti non utilizziamo macchinari ma solo pesi da aggiungere al tuo corpo per rendere gli stimoli davvero allenanti;
- Movimenti multiplanari: tutti gli esercizi sono eseguiti su tutti i piani. Spinta verticale, orizzontale, trazione, movimenti di estensione d’anca e di estensione di ginocchio sono la base su cui costruiamo tutti i nostri workout, per poi condirli con un intenso lavoro di core;
- Esercizi multiarticolari: scordati esercizi di isolamento da noi. D’altronde il nostro focus primario rimane il cuore: hai mai sentito i tuoi battiti alzarsi con un cura manubri?
- Propriocettività: ho scritto un articolo al riguardo: lo trovi qui link. In ogni caso ti basti sapere che tutti i movimenti sono complessi e stimolano molto l’equilibrio e la propriocezione;
- ROM completo: in ogni lezione sia io che i miei trainer ti stimoliamo ad eseguire le ripetizioni sempre a range completo, senza barare. Inoltre la competizione sana che si instaura durante le classi ti porta ad enfatizzare tutto questo;
- Varietà di stimoli: a questo ti rispondo con una domanda. Hai mai visto due lezioni di Cross Cardio uguali?
- Progressione temporale: le nostre lezioni sono studiate per far parte di una periodizzazione creata ad hoc, per stimolarti in maniera sempre più intensa ed adattarsi al tuo livello di allenamento crescente.
Che dire di più?
Questa è la nostra versione dei fatti, ma ovviamente siamo di parte. Non ti resta che venire a provare tu stesso/a le nostre lezioni e dirci se secondo te abbiamo fatto bene i compiti oppure no
Ti aspetto!!
Jairo Junior